Qualche sera fa mi trovavo sulla spiaggia dell’isola di Sant’Antioco, sud Sardegna per realizzare una foto notturna di paesaggio marino.
Valutando la disposizione dei vari elementi sulla scena, nella più assoluta tranquillità di una notte serena a S’Acqua Sa Canna, all’improvviso udii un guizzo su di una pozza d’acqua praticamente a ridosso del mare, vicinissimo a questa parete quasi a strapiombo, piccole falesie tipiche della zona.
Inizialmente pensai a qualche suono di risacca ma preso dalla curiosità, puntai la luce e vidi questo esemplare giovane di granchio corridore (Pachygrapsus marmoratus Fabricius, 1787) che aveva appena concluso la sua ricerca di cibo (o forse no?): stringeva nella sua chela un pescetto.
Faccio per abbassarmi e noto un secondo esemplare, più intimorito dalla mia presenza e, una volta allontanatosi, deciso di prendere il suo posto e rappresentare la scena cercando di emulare il suo campo visivo, guardando il compagno di caccia riuscire nell’intento.
Per fare ciò ho scelto di utilizzare un cavalletto molto compatto, che mi permettesse quasi di far toccare la flangia sulle rocce. Posizionato, ho montato la mia D750 con Tamron 17-35 e, trattandosi di una panoramica focus stacked (ossia più scatti per coprire più angolo di campo della lente sia per avere più punti di fuoco), ho scattato a 18mm con la minima distanza di messa a fuoco possibile sul soggetto, 27cm.
Questo mi ha permesso di realizzare ed enfatizzare diversi punti sulla fotografia cercando di dare anche tridimensionalità ad una scena abbastanza piatta.
Ho giocato con la luce ma anche con la temperatura di essa per realizzare sfumature di luce ed ombra ma anche di colore per esaltare delle zone, tralasciandone altre in maniera graduale. In questo mi è stato utilissimo l’illuminatore LED Lume Cube, usato con snoot e gelatine di diffusione e di controllo della luce, una bianca e l’altra “warm light” per una luce più calda.
Dettaglio delle rocce riflesse. © Giovanni Corona
Lo scatto, dunque, è stato realizzato scattando prima una panoramica verticale di scatti orizzontali (scelta voluta per non disturbare troppo il granchio con troppi movimenti di camera), messa a fuoco iniziale sul soggetto e illuminazione a spot sopra di esso.
Ho quindi realizzato i restanti scatti per completare il primo piano ed il focus stacking, oltre che a diffondere la luce togliendo lo snoot ed utilizzando il bulbo bianco, con le stesse gelatine dedicate.
Questo mi ha permesso di realizzare graduali sfumature quasi da multiesposizione ma tutto il primo piano ha tenuto la stessa esposizione essendo luce costante.
Il fatto di poter controllare la luce in questo modo dà l’idea che il granchio sia su di una zona sopraelevata eppure al di sotto della vista del suo compagno di caccia osservatore.
Una volta finito lo stacking per tutta la parte primaria ho cambiato l’angolo inquadrato sull’asse verticale ed ho iniziato a cambiare alcune cose: ora la luce LumeCube non mi serve, la spengo e inserisco il filtro notturno circolare StarKeeper della H&Y.
Dettaglio della Via Lattea. © Giovanni Corona
Questo filtro mi permette di controllare non solo l’inquinamento luminoso della scena (dietro la roccia ci sono alcuni paesi) ma anche la percezione della stessa, aumentando quella sensazione di profondità e tridimensionalità dello scatto con una colorazione molto naturale (e fredda) del cielo.
Settato il tutto per uno scatto al cielo con il filtro, mettendo a fuoco le stelle più luminose, ho dunque continuato a con gli ultimi due scatti dedicati al bellissimo cielo di quella serata.
“Galactic Dinner”. © Giovanni Corona
È stato un colpo di fortuna, trovare un granchio così paziente per tutto questo trambusto ma alla fine sono riuscito ad avere questo risultato finale con poche correzioni mirate più ad un completamento della scena ripresa senza intaccare troppo la sua naturalezza.
Una volta finito il suo spuntino è andato via con un colpo di risacca più accentuato.
H&Y StarKeeper è un filtro notturno che permette di eliminare l’inquinamento luminoso dai vostri scatti, cioè quegli aloni giallastri provenienti da luci a vapori di mercurio o LED a luce calda che caratterizzano le zone urbanizzate e che sono visibili anche a grandi distanze. In questo modo le stelle appariranno più nitide e definite e il cielo più limpido. | |
LumeCube è una luce LED piccola, potente e versatile, ideale da portare con sé per qualsiasi avventuroso fotografo di paesaggio notturno. Controllabile in modo semplice anche via APP, è ideale per dare risalto a parti o dettagli del paesaggio o per trovare inaspettati punti luce… anche sotto il pelo dell’acqua! |
È un fotografo landscape del sud Sardegna con una certa propensione alla fotografia notturna, sia dal carattere documentaristico che artistico.
Un particolare connubio, fatto di diverse tecniche fotografiche adattate al momento, che lo ha portato ad essere premiato ed esposto internazionalmente più volte ad eventi fra i quali Sony, Mifa, Tifa, AJAPS, Photo + New York ed essere pubblicato consecutivamente con merito in selezioni internazionali come il 35AWARDS e importanti riviste del settore fra le quali EYE Magazine, FOTOCULT, Fotografare.
Ha collaborato con importanti blog e siti del settore per articoli dedicati riguardo l’analisi di specifici prodotti fotografici, ad oggi è attivamente tester e ambassador Global del marchio di filtri H&Y.
Puoi seguire il suo lavoro su www.giovannicorona.com
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| Il sistema portafiltri H&Y REVORING Swift spiegato da Giovanni Corona |
| Il Sistema REVORING SWIFT |
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